mercoledì 11 giugno 2014

consiglio di insediamento

10 giugno, sala consiliare "Unità d'Italia", ore 22:00: il nuovo Consiglio si è appena insediato.

Bel clima, disteso e collaborativo, e tanti concittadini presenti, più di quanti ne potesse accogliere la sala consiliare.


Tutto inizia con il rituale suono della campanella, e il "dichiaro aperta la seduta, e do la parola al Segretario per l'appello". Tutti presenti; segue la nomina degli scrutatori per la successiva elezione della Commissione Elettorale.

Al primo punto dell'ordine del giorno c'è l'insediamento del Consiglio comunale, con l'esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti, e il giuramento del sindaco. In piedi, rivolto all'Assemblea: "Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana". Applauso dei presenti, che mi coglie quasi di sorpresa; sarà mica troppo irrituale? Istintivamente guardo il Segretario e vedo che sorride e applaude pure lui, meno male. Che posso farci? Ho le genuine ingenuità di chi si trova a fare per la prima volta una cosa del tutto nuova. Procediamo.

Comunico al Consiglio le nomine dei componenti la Giunta. Isabella, vicesindaco e assessore con deleghe all'istruzione e alle politiche di sviluppo, e Daniele, assessore con deleghe ai lavori pubblici e al personale. Presento poi per sommi capi le linee programmatiche di mandato.

Come ultimo punto si procede alla elezione della Commissione Elettorale, con tre effettivi, due di maggioranza e uno di minoranza, e tre supplenti, due di maggioranza e uno di minoranza. E' fatta! Dichiaro conclusi i lavori del nostro primo Consiglio e, come un bimbo, non posso fare a meno di chiedere pubblicamente al Segretario se ho la facoltà di suonare ancora la campanella per suggellare il tutto. Ovviamente posso, e lo faccio senza indugio con palese soddisfazione, proprio quella che trasparirebbe dal viso, appunto, di un bimbo.

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